Denti sensibili
Cause e soluzioni

Alessandro Gentili

I denti sensibili sono una problematica molto diffusa. Questo fastidio si presenta come un dolore breve e intenso che appare quando cibi caldi, freddi, acidi o dolci entrano in contatto con i denti.
Anche uno spazzolamento dei denti o l’azione masticatoria, senza dimenticarsi del digrignamento dei denti dovuto al bruxismo, possono aumentare la sensibilità.
 

Le cause della sensibilità dentale


Le cause della sensibilità dentale possono essere patologiche e non patologiche. Le più diffuse sono:
 

  • Bruxismo;

  • Carie;

  • Trauma dentale;

  • Recessione gengivale;

  • Operazioni odontoiatriche (detartrasi);

  • Interventi di chirurgia parodontale;

  • Cattiva igiene orale;

  • Uso troppo aggressivo dello spazzolino;

  • Abuso di dentifrici sbiancanti abrasivi;

  • Acidi gastrici o cibi troppo acidi;





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  • Il dolore che si prova è di solito di breve durata, ma può essere molto intenso, fino a diventare insopportabile.
     

    Come trattare i denti sensibili


    In caso di sensibilità dentale è bene rivolgersi al proprio dentista di fiducia, per escludere che sia dovuta a carie, fratture e malattie parodontali.
    Escluse queste, è utile usare il fluoro per rimineralizzare i denti, che può essere assunto tramite collutori e dentifrici, così da avere anche sollievo e cura dello smalto danneggiato.
    Il fluoro è molto importante per la salute dei denti, perché aiuta nella loro mineralizzazione, ha una lieve azione antiplacca e forma uno strato di cloruro di calcio che protegge, rimineralizza e desensibilizza. Alcune paste dentifrice al fluoro si trovano in forma di gel e vanno spalmate sui denti senza risciacquo. Possono essere utili anche dentifrici a base di idrossiapatite, una componente naturale dei denti che proteggono da tartaro, placca, carie e ipersensibilità.

    Nei casi più gravi esistono anche degli interventi che consistono nella sigillatura dei tubuli dentali attraverso delle resine specifiche.
    Il dentista può anche avvalersi del laser o della ionoforesi, al fine di favorire la rimineralizzazione dei denti e chiudere i canalicoli. La soluzione estrema è la devitalizzazione, ma si tende a sconsigliarla e viene adottata solo in casi veramente estremi.
    Se, invece, il problema riguarda la recessione gengivale, allora si interviene con un’operazione di chirurgia gengivale, per coprire le radici dei denti.

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