Ascesso gengivale
Cos’è e come curarlo

Alessandro Gentili

L’ascesso gengivale è un’infezione batterica che colpisce il dente con pus, dolore e gonfiore. È una patologia molto comune che, se non presa in tempo, può portare a gravi conseguenze, come carie e ingrossamento dei linfonodi.
Può essere evitato con una buona igiene orale casalinga e una detartrasi, pulizia dei denti professionale, ogni sei mesi.
 

Le cause dell’ascesso gengivale


Le cause dell’ascesso gengivale sono diverse: carie, cattiva igiene orale, predisposizione e conseguenza di altre patologie, interventi odontoiatrici eseguiti non correttamente, lunghe terapie con cortisone o ormonali.
Le persone più predisposte a questo disturbo sono i portatori di protesi dentali, capsule e apparecchi ortodontici.
 

Sintomi


Il primo sintomo è sempre il mal di denti, seguito da alitosi, dolore al dente molto forte, difficoltà a deglutire e, se trascurato, ingrossamento dei linfonodi, gengive arrossate e/o gonfie, formazione di pus.
In alcuni casi il dente inizia a muoversi a causa del pus che inizia a raccogliersi. È possibile anche che si presenti la febbre.
 

Come far sgonfiare un ascesso?


Per prima cosa applicare il ghiaccio sulla guancia.
Poi si può provare con sciacqui con acqua fredda e limone o con un collutorio poco aggressivo o diluito con acqua.
Di solito il dentista prescrive una cura antibiotica, ma è sempre bene sottoporsi a una visita prima di prendere qualsiasi medicina.
 

Accortezze alimentari


Quando si ha un ascesso è bene avere alcune accortezze alimentari per evitare di peggiorare la situazione.

Ecco alcuni consigli:
 

  • Evitare cibi troppo caldi o troppo freddi;

  • Mangiare cibi morbidi o liquidi;

  • Masticare con la parte opposta rispetto a dove si trova l’ascesso.





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Conclusioni


In caso di ascesso dentale o gengivale è bene sottoporsi a una visita dentistica per avere una diagnosi certa e una cura adeguata. In caso di ascesso gengivale lieve, probabilmente si risolverà tutto con una cura antibiotica e molta attenzione all’igiene orale.
Nel caso in cui, però, dovesse dipendere da altre patologie, come parodontitegengivite, diabete e simili, bisognerà intervenire anche sulla malattia principale.

Nel caso in cui la sacca di pus sia molto estesa, probabilmente sarà necessario un piccolo intervento chirurgico, in cui il dentista andrà a incidere e drenare il pus. L’intervento inizierà con la pulizia dei denti e dell’area circostante l’ascesso.
In casi gravi può crearsi una fistola per il drenaggio del pus, che il dentista andrà a pulire per favorirne la chiusura.
A seguito del drenaggio potrebbe essere necessario devitalizzare od otturare il dente, oppure utilizzare una corona.
Nei casi in cui l’ascesso abbia danneggiato gravemente il dente, si potrebbe procedere anche all’estrazione.

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